escursione alla forra del lupo e al forte dosso delle somme

Escursione alla forra del lupo e al forte Dosso delle Somme da Serrada

Continuano le nostre escursioni sulle tracce della Grande Guerra nell’Alpe Cimbra in Trentino Alto Adige.  A pochi chilometri dal centro di Folgaria, oggi vi porto con me a fare l’escursione alla forra del lupo e al forte Dosso delle Somme da Serrada. Un’occasione per scoprire boschi e panorami incredibili, ma anche per immergerci in uno dei capitoli più tristi della nostra storia.

Wolfsschlucht, così veniva chiamata dagli austriaci la gola del lupo in cui andremo a camminare. La forra del lupo è infatti uno stretto e suggestivo passaggio costruito tra alte pareti di roccia. Tra scalinate, trincee, ricoveri, postazioni e osservatori arriveremo fino al Forte Dosso delle Somme, un tempo conosciuto come Werk Serrada. Dalla sommità possiamo osservare il Pasubio, i ghiacciai dell’Adamello e della Presanella, il monte Stivo e le Dolomiti di Brenta.

Pronti ad immergervi con me in questo emozionante percorso tra boschi di larici, faggi e abeti?

Escursioni a Folgaria: alla scoperta della forra del lupo

L’escursione alla forra del lupo e al forte Dosso delle Somme comincia dalla località Cogola a Serrada, poco lontano da Folgaria. Il parcheggio gratuito si trova di fianco al Ristorante Cogola, che dispone a sua volta di un ampio parcheggio. Proprio nella strada che sale accanto al ristorante troveremo un soldato in ferro battuto e un pannello descrittivo ad indicarci la via. Seguiamo le indicazioni, camminiamo per pochi metri nel marciapiede in salita e poi svoltiamo subito a destra lungo il sentiero 137 che ci porterà a scoprire prima la forra del lupo e poi il forte Dosso delle Somme.

Nel primo tratto dell’escursione cammineremo in mezzo al bosco accanto alle prime postazioni osservatorio a strapiombo sulla valle di Terragnolo. Continuiamo a salire finché non arriviamo alla forra del lupo: camminiamo tra le alte pareti di roccia e scendiamo delle ripide scale per raggiungere i ricoveri delle truppe austriache. Si continua a salire e a camminare in trincee scavate nella roccia fino a giungere in località Caserme. Qui un tempo sorgevano gli edifici che ospitavano la guarnigione del forte.

A questo punto abbiamo due possibilità per raggiungere il forte Dosso delle Somme (1660 m):

  • attraversare il pascolo per raggiungere la strada sterrata che ci porterà al Forte senza particolari difficoltà,
  • continuare a destra lungo il sentiero 137 e affrontare il tratto più impegnativo del percorso. Dovrete scavalcare il dosso dello Smelzar per raggiungere l’ampio pascolo sotto il forte.  Da qui potremmo salire per la via più facile attraverso i prati, o il tratto più difficile percorrendo un breve tratto in galleria.

Oggi del forte rimangono solo i resti, ma un tempo aveva l’importante compito di impedire i tentativi di avanzata dell’esercito italiano verso Rovereto attraverso il Passo della Borcola e la sottostante valle di Terragnolo. Pensate che era il forte più imponente e moderno degli Altipiani di Folgaria e Lavarone.

Sulla via del ritorno passando per il Rifugio Baita Tonda

Una volta arrivati al forte, scendiamo per un breve tratto lungo la strada sterrata appena percorsa.  Prendiamo quindi il sentiero 136 in direzione del Rifugio Baita Tonda.

Se fate questa escursione d’inverno dovrete camminare accanto alla pista da sci fino al rifugio. Una volta superato il rifugio seguite le indicazioni per Serrada e svoltate a sinistra dentro il bosco.  La discesa è abbastanza ripida e i bastoncini potrebbero esservi d’aiuto per non sollecitare troppo le ginocchia.

Una volta arrivati al parcheggio della pista da sci, svoltate nuovamente a sinistra per il punto di partenza dell’escursione alla forra del lupo (attenzione a non proseguire dritti per Serrada) così da tornare agilmente al parcheggio camminando nel marciapiede.

Si tratta di un’escursione ad anello di 8,9 km con un dislivello di 530 m. Il percorso non presenta particolari difficoltà, ma state attenti se come me avete dei problemi alle ginocchia perché sono presenti numerose scalinate e gradoni su roccia. Se soffrite di vertigini, consiglio di prendere la strada sterrata per raggiungere il forte. Anche nel tratto finale il sentiero 137 non è mai particolarmente esposto, ma potrebbe darvi noia in uno o due punti.

Se siete degli appassionati di storia, vi consiglio di raggiungere anche gli altri forti della Grande Guerra: forte Campo Luserna, forte Verena, forte Spitz Vezzena, forte Campolongo, forte Corbin.

Fotografie e testo © Anna Roscini | Riproduzione vietata

2 Commenti
  • Daniela Tonegatti
    Posted at 16:22h, 28 Giugno Rispondi

    È un posto che vorrei fare ma devo prima star bene al ginocchio sx poi parto…

    • Anna Roscini
      Posted at 10:55h, 16 Febbraio Rispondi

      Ciao Daniela, buona guarigione! Spero nel frattempo il tuo ginocchio sia guarito, perché tra scalini e discesa questa escursione richiede buone ginocchia. 🙂 Buoni passi

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