Ulivo millennario nel giardino degli ulivi di Lun a Pag

Nell’isola di Pag il più grande parco naturale di ulivi selvatici al mondo

Passeggiare sotto le chiome di alberi antichi che profumano di storia è una delle esperienze più belle che esistano. Nel paese di Lun, nella punta settentrionale dell’isola di Pag, esiste un giardino popolato da ulivi millenari che, talvolta, si abbracciano stretti. Mi piace pensare lo facciano per resistere alle intemperie della vita. A vederli sembrano gli Ent e magari, chissà, sono anche parenti di Barbalbero.

È il 1963 quando gli uliveti di Lun vengono proclamati riserva naturale e, ad oggi, nel parco botanico possiamo trovare più di 80 mila esemplari, di cui ben 1.500 selvatici. Questo rende il giardino degli ulivi di Lun l’area con la più grande concentrazione di ulivi selvatici millenari al mondo. Proprio qui, vive da più di duemila anni uno dei tre ulivi più antichi sulla terra. Quando si dice avere forti radici!

Il giardino degli ulivi di Lun nell’isola di Pag

Olive Gardens of Lun: tutto quello che c’è da sapere per la visita

Il giardino botanico di Lun è aperto dal lunedì al venerdì dalle 9:00 alle 16:00. Il biglietto di ingresso costa 20 kn per gli adulti e 15 kn per i bambini dai sette ai quindici anni. È gratuito invece per le persone con disabilità e per i bambini fino ai sette anni. A pagamento c’è anche la possibilità di partecipare a una visita guidata (in italiano, inglese, tedesco e croato) o di noleggiare un veicolo elettrico per girare tra le stradine sterrate del parco.

Sia l’ingresso 1 che l’ingresso 2 non dispongono di un cancello, pertanto laddove vi capitasse di essere di passaggio a Lun proprio al di fuori dei normali orari di apertura (il che è molto probabile dato che la domenica il parco è chiuso e che durante il giorno fa davvero molto caldo), potete comunque addentrarvi nel parco per una breve visita.

Sarebbe bello mettessero una cassetta esterna per potere comunque pagare il biglietto al di fuori degli orari prestabiliti. In questo modo potrebbero tutti dare il proprio contributo affinché questo angolo nascosto di paradiso continui a prosperare così felicemente.

Che cosa vedere nel giardino degli ulivi di Lun

Noi abbiamo cominciato la nostra camminata dall’ingresso numero 1 e ci siamo affidati ai numerosi cartelli informativi presenti lungo il tragitto. Se come noi visitate il giardino in una giornata d’agosto particolarmente afosa, il consiglio è quello di portarvi una bottiglia d’acqua e di indossare abiti comodi e freschi. Proprio per via del caldo non abbiamo percorso tutti i 17 chilometri di sentieri che si snodano nel parco.

A circa 450 m dall’ingresso principale si trova uno degli alberi più antichi del parco che ha più di 1600 anni. Si pensa che la coltivazione e la produzione di olio di oliva in questa zona probabilmente risalga al sedicesimo secolo. Come allora, ancora oggi la raccolta delle olive qui viene fatta manualmente. Il lavoro non manca, basti pensare che nelle buone annate un ulivo di queste dimensioni può produrre fino a 300 kg di olive!

Proseguendo sul percorso principale incontrerete ben presto un pozzo d’acqua con tantissime rane verdi pronte ad accogliervi. Il pozzo fu costruito all’inizio del diciassettesimo secolo e durante le stagioni secche era l’unica fonte di acqua dolce sia per gli animali che per le persone. Dalla fine del diciannovesimo secolo, con la costruzione dei primi serbatoi di acqua dolce, venne utilizzato solo per fare il bucato o per abbeverare gli animali.

Superata la pozza d’acqua giriamo a sinistra e troviamo, a circa 900 m dall’ingresso principale, l’albero più antico di tutto il parco: questo nonnino vive qui da più di duemila anni. A guardarlo viene da pensare che il legno abbia un carattere più forte della roccia. Voi che dite?

Fotografie © Anna Roscini | Riproduzione vietata

2 Commenti
  • Croazia Info
    Posted at 07:32h, 28 Ottobre Rispondi

    Complimenti per l’articolo… e la scelta dell’argomento non proprio solito per isola Pag.
    Aggiungeremo solo una curiosità: nella zona di Lun nei secoli non veniva accatastata la terra, ma gli ulivi singolarmente dei quali si conoscevano i proprietari, o comproprietari. Praticamente venivano considerati “più eterni” della terra stessa il che testimonia ulteriormente la loro longevità 🙂

    • Anna Roscini
      Posted at 07:38h, 28 Ottobre Rispondi

      Grazie! Quest’estate ci siamo concentrati sul lato più verde della Croazia e nei prossimi mesi usciranno gli articoli su tutte le bellissime località che abbiamo scoperto. Lun è un luogo che mi è rimasto proprio nel cuore, bello conoscere tutti i dettagli della sua storia! Grazie per questa testimonianza!

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